L’immagine, veicolata attraverso foto o video, è da molti anni e continua ad essere il canale privilegiato per la comunicazione nella società contemporanea.
Oggi, complici anche l’avvento e la diffusione dei social network, assistiamo a una continua richiesta di immagini di qualità, che spinge sempre più persone a realizzare, in maniera più o meno professionale, uno shooting fotografico.
L’immagine fotografica non è più soltanto un modo per ricordare o immortalare momenti speciali della nostra vita, ma è diventata un vero e proprio mezzo creativo, che può essere usato anche a scopo promozionale.
Ne consegue dunque che, così come avviene per gli spot pubblicitari e per la realizzazione di video aziendali, anche fare shooting fotografici rientra in una strategia comunicativa completa e di successo.
Ricorrere a uno shooting fotografico, infatti, si rivela una soluzione efficace, sia a livello di personal branding sia di marketing aziendale, per celebrare eventi importanti, creare immagini corporate o commerciali, utili a raccontare e promuovere il proprio brand o i propri prodotti.
Ma che cos’è uno shooting fotografico e come si realizza? Ve ne parliamo in questo articolo.
Che cos’è lo shooting fotografico?
Shooting fotografico, o photo shoot, è il termine inglese usato per indicare quello che precedentemente veniva chiamato servizio fotografico. La parola “shooting” sta infatti ad indicare l’atto di scattare una serie di fotografie.
La definizione di shooting fotografico, oggi in Italia, è associata per lo più al mondo della moda e dell’arte. La caratteristica principale, che lo differenzia dal comune servizio fotografico, è che fare shooting significa fare una sessione fotografica con un fotografo professionista per la creazione di immagini a scopo pubblicitario.
Uno shooting fotografico nasce sempre da una richiesta precisa, che proviene di solito da un committente, il cliente che si rivolge a un’agenzia o direttamente a un fotografo, ma può anche
accadere il contrario, e cioè che sia il fotografo a richiedere una prestazione da parte di un modello o di un attore.
Solitamente, uno shooting fotografico prevede:
- il coinvolgimento di diverse figure professionali, come modelli professionisti, uno o più assistenti fotografi, tecnici luci, makeup artist, hair stylist, stylist che si occupino degli abiti e, se necessario, anche un set designer;
- la scelta di una location, interna o esterna;
- un intervento di post produzione, per correggere imperfezioni o introdurre nuovi elementi;
- un concept, ovvero un progetto di comunicazione da seguire, che stabilisce il tipo di storia che si vuole raccontare e guida il fotografo nel suo lavoro, dal quale dipenderà la scelta del soggetto, della location e di tutti gli altri elementi sopra citati, che dovranno essere presi in considerazione durante l’organizzazione dello shooting.
Le tipologie di shooting fotografici
Tra le diverse tipologie di shooting fotografico, le più diffuse sono quelle che prevedono la
presenza di soggetti fisici da fotografare. Parliamo nello specifico di:
- book fotografici, usati come mezzo di promozione da modelli, attori, artisti, influencer;
- fotografie di moda;
- shooting di sport e fitness;
- shooting fotografici con animali;
Sono tipi di shooting fotografici utilizzati per promozione personale o, più di frequente, di un prodotto ben delineato (un oggetto di moda, una collezione di abbigliamento, un accessorio tecnologico) e spesso richiedono un importante sforzo organizzativo, in termini di persone coinvolte, attrezzatura necessaria, location, allestimenti, e così via.
Tuttavia, esistono anche tipologie di shooting di prodotto, meno complesse e che sono diventate molto richieste negli ultimi anni:
- shooting di food photography;
- shooting di fotografia industriale, usati per la comunicazione aziendale;
- fotografia corporate, per comunicare i valori di un brand;
- shooting di fotografie still life o per e-commerce.
Come fare uno shooting fotografico: i nostri consigli
Ecco i nostri consigli su come organizzare e realizzare uno shooting fotografico perfetto.
- Definite obiettivi e concept dello shooting
Questa prima fase è fondamentale, perché è qui che fotografo e cliente decidono insieme qual è il risultato che vogliono ottenere dallo shooting fotografico.
Sarà utile dunque chiedersi qual è il messaggio che si vuole comunicare con le proprie immagini, la storia da raccontare, quale direzione artistica si dovrà seguire e il pubblico di riferimento.
Porsi tutte queste domande aiuterà a definire il tipo di shooting fotografico che si desidera realizzare e a organizzare al meglio tutte le fasi successive.
2. Create un moodboard
Il moodboard è un ottimo strumento per raccogliere idee e ispirazioni visive che aiuteranno a pianificare le immagini da realizzare durante lo shooting.
Si tratta di altre fotografie, immagini di qualunque tipo, prese dal web, dai social o dai giornali, che faranno da “traccia” per il lavoro da svolgere.
Di solito è utile chiedere anche al cliente di parteciparvi, aggiungendo i propri spunti e le proprie suggestioni.
3. Fate una shooting list
Quanti e quali scatti dovranno essere realizzati durante lo shooting?
Sapere immaginare in anticipo quali foto scattare e creare una lista è ciò che differenzia un professionista da un fotografo amatoriale.
Una shooting list ben definita consente di gestire al meglio tempistiche e dettagli tecnici, attrezzature necessarie ed eventuali altre figure coinvolte, con la sicurezza di non dimenticare nulla d’importante.
Puntare esclusivamente sulla quantità di scatti, senza avere una lista precisa, espone al rischio di ritrovarsi con una lunga serie di fotografie tutte uguali.
4. Fissate un pre-production meeting
Ogni shooting fotografico ha esigenze diverse, per questo, per organizzarlo al meglio, saranno necessari uno o più incontri tra agenzia, se ce n’è una, fotografo e cliente, per definire i dettagli di ogni scatto e, di conseguenza, scegliere i soggetti, la location, gli oggetti di scena e attrezzature necessarie.
Un’altra cosa importante da definire sarà il numero di foto da post-produrre, per avere idea del lavoro successivo allo shooting, e su quali canali verranno veicolate (carta stampata, web, social network): questo permetterà al fotografo di creare immagini nel formato più adatto.
Dove fare uno shooting fotografico: la location
La scelta della location è uno degli elementi più importanti quando si deve organizzare uno shooting fotografico, per questo merita un approfondimento a parte.
Partendo dal presupposto che si possono realizzare scatti fotografici praticamente ovunque, la domanda da porsi e da cui deve partire l’intera organizzazione di uno shooting fotografico è: si scatterà in studio, in una location particolare, oppure all’aperto?
Preparare e allestire al meglio la location è fondamentale per la buona riuscita di uno shooting e ogni luogo ha naturalmente caratteristiche ed esigenze diverse.
Qualunque sia la location prescelta per lo shooting fotografico, è consigliabile fare prima un sopralluogo per valutare bene gli spazi a disposizione, la luce e le attrezzature necessarie.
Vediamo ora le principali differenze tra location interne e esterne e come muoversi a seconda che si voglia fotografare al chiuso o all’aperto.
Come fotografare in studio
Fare shooting in uno studio fotografico è sicuramente la soluzione più comoda e semplice, non richiede permessi particolari e non risente di eventuali condizioni meteo sfavorevoli. È una scelta azzeccata soprattutto per realizzare book fotografici su limbo bianco, foto di prodotto o in tutti i casi in cui la location non è il soggetto principale dello shooting.
Il noleggio di uno studio rappresenta comunque un costo ed è fondamentale in questo caso capire in anticipo quali servizi e attrezzature sono compresi e a disposizione e quali invece sarà necessario aggiungere.
Come fotografare in una location indoor
Quando la scelta cade su una location indoor particolare (case, alberghi, ristoranti o qualunque altro spazio si ritenga adeguato) è davvero importante fare un sopralluogo e studiare in anticipo ogni dettaglio.
Ad esempio, sarà fondamentale chiedersi se gli spazi siano abbastanza luminosi da poter scattare con luce naturale o se sia necessario allestire un set luci.
Non solo: a meno che non sia la location stessa la protagonista, sarà necessario eliminare elementi di disturbo e aggiungere oggetti di scena, perché sia in sintonia con il concept scelto per lo shooting.
Questo tipo di location, dunque, può risultare molto più vincolante in termini di orari, se si desidera una luce diurna, di condizioni meteorologiche e organizzazione in generale.
Come fotografare all’aperto
Che sia in città o in una zona naturale, uno shooting fotografico in una location all’aperto è sicuramente la scelta più suggestiva e creativa ma, per ovvi motivi legati al meteo, è anche la più imprevedibile.
Inoltre, per fare shooting all’aperto dovrete assolutamente verificare che non servano permessi per scattare e che la location scelta sia raggiungibile in modo agevole da tutta la troupe e facile da allestire con tutte le attrezzature necessarie.
Emmegi Studios: la location giusta per il vostro shooting fotografico
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Inoltre, Emmegi Studios fornisce un servizio completo che include un ampio parcheggio, camerini, postazioni per il trucco, zona guardaroba e un’area lounge con piccolo catering per accoglienza e pause.
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Approfondimenti in questo articolo:
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Post-produzione è la fase finale del processo di creazione di un contenuto video o audio, che avviene dopo le riprese o la registrazione. Durante questa fase, il materiale grezzo viene…